11/10/10

Eroica 2010

Con moltissimo ritardo scriviamo due righe sull' Eroica, in modo da poter convincere molti di voi a venire il prossimo anno. La partenza da Torino si preannuncia eroica, perchè con un camper datato da 5 posti, ci piazziamo in sette, più sette bici eroiche. Il tutto sistemato un pò dappertutto, comprese le 14 ruote che finiscono tutte nel piccolo wc. Sette sono anche le ore che l' Elnag impiegherà ad arrivare a Gaiole in Chianti.
Il sabato lo passiamo tra mercatini e Ribollita accompagnata da ottimo vino; il tempo sembra bello e dopo aver deciso di fare i 75km, ci diamo appuntamento con l' ammiraglia Gios venuta appositamente da Torino con tanto di megafono e bici di emergenza... forse un presagio dato che la mia bici a metà gara deciderà di far saltare le marcie ogni tre pedalte. Il giorno successivo sveglia presto e piccola colazione, ci si veste e iniziano le risate. Mai visto tanto "scempio", le maglie di lana proprio non ci donano, ma una frizzante arietta ci fa coprire con giacchette e kway.
Ci becchiamo vicino alla partenza dove ci aspetta l'ammiraglia e altri amici, il colore dominante è blu, come le biciclette; si puo dire che siamo un piccolo team capitanato da Marco Gios.


Coda alla parenza per timbrare il cartellino e si parte subito in salita!!! Tra risate, macchine e moto d'epoca arriviamo al primo tratto di sterrato che miete le prime vittime. Un paio di persone cadono nella discesa, in moti tirano i freni che stridulano tutti insieme, altri invece lasciano scorrere la bicicletta facendo prendere anche a me qualche rischio, perchè dopo un pò è tutto uno slalom. Il freddo incombe, e una pioggerella leggera incomincia a bagnare lo sterrato rendendolo viscido. Nel cuore della campagna iniziano i primi botti di ruote scoppiate compresa la mia posteriore, ma invece di essere un dramma la cosa diventa divertente, perchè a pochi metri cè l ammiraglia e come nelle gare basta un alzata di mano per far fermare Marco che sotto la pioggerella mi cambia il tubolare, mi spinge da dietro e riparto. Altre salite si alternano, finche il cambio della mia bici saltella ogni tre pedalate, la catena è d'epoca e prima che lanci la bici nella scarpata, l' ammiraglia mi cambia la bici e le cose cambiano. Ho la Gios Compact del nonno di Marco; un onore pedalare con la bici di Tolmino Gios! Recupero gli altri fino a un piccolo punto ristoro già svaligiato da altri ciclisti, dove rimane giusto un pò di pane e olio. Si ricaricano le borraccie e pieni di fango si riparte. Piccola discesa e poi la strada è tutta in salita, compreso un muro di sterrato che miete vittime dato che i rapporti per molti non sono proprio da salita, ma la fatica è ricompensata al punto ristoro dove Ribollita e vino la fanno da padrone. A pancia piena si ragiona e si riparte per brevi salite che ci portano in uno scollinamento dove, per svariati chilometri, lascio scorrere la bici. Non mi sembra vero...posso smettere di pedalare in discesa! Tra urli di gioia e tornanti provo la senzazione di scendere dietro la sella alla Pantani.


Finita la discesa ci aspettano ancora tratti in salita tra vigne e paesaggi mozzafiato, dove ricompattiamo il gruppo e si scende ancora in sterrato per arrivare in paese tra folle di pubblico e ciclisti con faccie provate ma sprizzanti di gioia, compresa la mia. Difficile raccontare tutto il viaggio, l unica cosa è provarlo. Che siano 35km o 200km l emozione è tanta! Vedere bicilette del 900 pedalare nello sterrato, "vecchietti" che pedalano fortissimo e non si preoccupano del freddo,tante donne che pedalano forte e tanti ragazzi eroici, questo è il biglietto da visita dell' Eroica. Grazie al team Gios, ai Diau Ross e a tutti quelli che hanno pedalato con noi, compresi due eroici d' eccezzione Marco Mayno e Jimmy.
Alla prossima !!!

1 commento:

cidrolino ha detto...

grande zino, occhio che se siamo di più sempre col vecchio elnagh ci muoviamo!

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